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Nuovo assalto alla sede di ProVita: sono oltre 10 in meno di 3 anni

“Transgender rulez” sulla saracinesca della sede di ProVita e Famiglia, ma è solo l’ennesima vandalizzazione dopo una manifestazione Lgbt: aspettiamo che da sinistra prendano le distanze dai violenti

Massima solidarietà a ProVita e Famiglia che, ancora una volta, si è trovata la propria sede vandalizzata. Dopo mesi dall’ultimo vero e proprio assalto alla sede di ProVita e Famiglia a Roma la sinistra e la Schlein non hanno proferito parola su questi gravissimi fatti: per loro la solidarietà è a fasi alterne e quando i fatti, anche violenti, riguardano chi non la pensa come loro preferiscono tacere. Mi auguro che – almeno stavolta – tutte le parti politiche esprimano la propria solidarietà a ProVita e prendano le distanze da queste violenze inaccettabili.

ProVita, Coghe: “Oltre 10 attacchi in meno di 3 anni”

“Stamattina, per l’ennesima volta, abbiamo trovato l’ingresso della nostra sede vandalizzato con la scritta ‘Transgender Rulez’ e simboli del movimento Lgbtqai+ disegnati anche sopra il bimbo stilizzato nel grembo materno che campeggia sulla saracinesca principale. Difficile non collegare questo atto vandalico con la manifestazione transgender che si è svolta a Roma sabato 18 maggio, il giorno dopo la Giornata contro l’omofobia e la transfobia: la prova che la comunità Lgbtqai+ chiede un rispetto che però non mette in pratica, attaccando in continuazione il diritto di espressione e di esistenza di chi non si allinea all’Agenda arcobaleno.

Con questo siamo arrivati a oltre dieci attacchi vandalici in meno di tre anni. Siamo ormai tristemente abituati a questi atti, che spesso in passato hanno coinciso proprio con manifestazioni, cortei o eventi”, ha dichiarato Jacopo Coghe, portavoce dell’associazione ProVita & Famiglia onlus.

Foti: “Pd e Schlein non hanno condannato simili violenze”

“Voglio esprimere la mia solidarietà all’associazione ProVita & Famiglia per l’ennesimo attacco vandalico, il decimo in tre anni, subìto ai danni della loro sede. Questi attacchi rappresentano evidentemente la volontà, da parte di chi inneggia alla libertà e al rispetto ma poi non li pratica, di voler silenziare chi porta avanti idee e opinioni che contrastano con le loro.

Nell’indifferenza del Pd e del segretario Schlein che ad oggi non hanno condannato simili violenze, siamo certi che l’associazione ProVita & Famiglia non si lascerà intimorire da queste prepotenti minoranze, che vorrebbero imporre il loro pensiero unico”, ha affermato Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera. 

Attacchi indecenti alla sede di ProVita

In 3 anni la sede dell’associazione ProVita ha subito 10 attacchi, casualmente quasi sempre durante i giorni delle manifestazioni Pride e Lgbt+: nel 2023 , ad esempio, durante il Gay Pride sono state rivolte minacce verbali a ProVita e sono state poi scritte frasi come “Vendetta transfemminista, Aborto libero, Fasci appesi” sulla loro sede.

Come ricorda il portavoce dell’associazione Coghe: “Persino durante una manifestazione pro Palestina e contro il conflitto in corso con Israele, del 28 ottobre 2023, sono apparse scritte quali ‘Giù le mani dai nostri corpi, Sui nostri corpi decidiamo noi, Pro Vita m***e, mentre sempre l’immagine dell’embrione sulla nostra serranda è stata imbrattata il 14 novembre 2023, pochi giorni dopo essere stata dipinta, e alla Vigilia di Natale dalla nota Street Artist ‘Laika’ con un murales raffigurante un Presepe arcobaleno con ‘due Madonne’”.