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PORTAVA COL GOMMONE TERRORISTI E CLANDESTINI. CONDANNATO SCAFISTA E CAPO SPACCIO DI FIRENZE

Viaggi superveloci grazie ai quali facevano arrivare clandestini in Italia. La cifra di lusso di tremila euro serviva per garantirsi un gommone che dalla Tunisia arrivava in Sicilia.

E’ stato condannato con rito abbreviato a 7 anni e 4 mesi per associazione a delinquere finalizzata all’immigrazione clandestina Jabranne Ben Cheick (soprannominato “Jabranne il terribile”), identificato come il capo dello spaccio nell’area di San Salvi, a Firenze. Ne dà notizia il Corriere Fiorentino.

Un vero e proprio scafista e spacciatore che agiva insieme alla moglie fiorentina, Simonetta Sodi di 56 anni, che faceva parte dell’organizzazione: anch’essa condannata a 3 anni e 4 mesi, insieme ad un altro componente tunisino. 

Un anno e mezzo fa polizia e guardia di finanza avevano sgominato la banda, che portava clandestini e potenziali jihadisti in Italia e a Firenze (LEGGI QUI).

E’ l’ennesimo sigillo sul fallimento delle politiche buoniste di accoglienza e integrazione del Pd. Politiche disastrose che, oltre che ad essere sbagliate, si sono mostrate pericolose per la sicurezza di tutti noi, alla faccia di chi sostiene con la puzza sotto il naso che i terroristi non arrivano via mare.

Con Fratelli d’Italia abbiamo ripetutamente denunciato con sopralluoghi sul posto (LEGGI QUI) l’illegalità in un’area che in città era diventata da molti anni una vera e propria zona franca senza regole: un luogo di spaccio e di criminalità più volte balzato alle cronache per gravi fatti di delinquenza. Tutto questo è stato tollerato nella città di Renzi e Nardella