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Premierato, Meloni: “La Costituzione è di tutti”

Giorgia Meloni alla Camera per parlare della riforma del Premierato: è arrivata la fine per gli inciuci di palazzo, per il trasformismo e governi tecnici, adesso il Presidente sarà scelto dagli italiani e i governi saranno più solidi

Alla Camera dei Deputati si è tenuto l’incontro dal titolo “La Costituzione di tutti. Dialogo sul premierato” dove il Presidente Giorgia Meloni ha parlato di una delle riforme più importanti per la Nazione: la riforma del Premierato. Vogliamo dire basta ai giochi di palazzo: devono essere gli italiani a scegliere da chi essere governati. Per governare serve stabilità: basta con gli inciuci, basta con il trasformismo e basta con i governi tecnici.

Meloni: “La Costituzione è di tutti”

“La Costituzione delinea i principi, i valori, le forme entro le quali la nostra Nazione – in tutte le sue articolazioni – cresce e si sviluppa, anche e soprattutto dal punto di vista economico, sociale, culturale. Ecco perché la Costituzione è di tutti, partiamo da qui, perché tocca tutti, nessuno escluso, e a tutti fornisce gli strumenti per orientare ciò che ognuno decide di realizzare nella propria vita: fornisce gli strumenti a chi, come me, ha scelto l’impegno politico, ai chi invece si è dedicato all’impresa, alla produzione, alla ricerca, allo sport.

La Costituzione è di tutti perché delinea quel patrimonio comune di valori, di principi, di diritti e di doveri nei quali tutti ci riconosciamo e all’interno del quale le differenti posizioni devono trovare sempre un terreno comune di confronto”, ha affermato il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante il suo intervento all’incontro “La Costituzione di tutti. Dialogo sul premierato”.

Gli obiettivi della Riforma

“Parto dagli obiettivi che noi ci siamo posti con questa riforma. Come sapete la riforma ha il suo cuore nell’elezione diretta del Presidente del Consiglio e sostanzialmente si pone due grandi obiettivi. Il primo di questi obiettivi è garantire il diritto dei cittadini di scegliere da chi farsi governare mettendo fine alla stagione dei ribaltoni, alla stagione dei governi tecnici, alla stagione della maggioranza arcobaleno, che nessuna corrispondenza hanno con il voto popolare. 

Il secondo obiettivo che noi ci siamo dati con questa riforma è assicurare che chi viene scelto dal popolo per governare possa farlo con un orizzonte di legislatura, e avere il tempo necessario per portare avanti il programma con cui si è presentato ai cittadini, perché il tempo, la stabilità di governo, è una condizione determinante per costruire qualsiasi strategia e dunque per restituire credibilità alle nostre Istituzioni agli occhi dei cittadini e restituire credibilità a questa Nazione con i suoi interlocutori internazionali. 

Sono obiettivi di sistema, per noi irrinunciabili, e non sono, come è stato detto in molti interventi che mi hanno preceduto, nuovi nella storia repubblicana, a partire dai lavori dell’Assemblea costituente, e ricorrenti nel dibattito politico, parlamentare, costituzionale e accademico degli ultimi cinquant’anni”, ha dichiarato il Presidente Meloni nel corso del suo intervento sul premierato.

Meloni: “Non costringere il Presidente della Repubblica ad esercitare un ruolo che non gli è proprio”

“C’è chi sostiene che il Presidente della Repubblica perderà la prerogativa di scegliere il Presidente del Consiglio e di decidere se sciogliere o meno le Camere. Ora mi permetto di segnalare che, già oggi, quando il sistema di governo funziona, cioè quando dalle urne escono maggioranze stabili, il Presidente della Repubblica recepisce le indicazioni che arrivano dai cittadini.

Perché quasi quasi oramai si parla della figura del Presidente della Repubblica come se, indipendentemente dal voto, il Presidente della Repubblica scegliesse il Governo, ma non è esattamente quello che dice la Costituzione. Non è quello che fa il Presidente della Repubblica, mi pare. Quand’è che il Presidente della Repubblica è chiamato a esercitare in maniera un po’ più estensiva il ruolo, appunto, di definire chi debba guidare il governo?

Quando il sistema non funziona e quando il Presidente della Repubblica deve esercitare un ruolo di supplente di una politica incapace di decidere. E la necessità, che c’è stata in un sistema in cui la politica spesso non era capace di decidere, per il Presidente della Repubblica di esercitare quel ruolo di supplenza non rafforza la figura del Presidente della Repubblica, cioè non lo mette al riparo da critiche, che invece dovrebbero essere proprie del confronto e dello scontro della politica.

Quindi noi non abbiamo aiutato l’autorevolezza della figura di garanzia del Presidente della Repubblica nel fare esercitare un ruolo che non spettava normalmente al Presidente della Repubblica, ma spettava a una politica incapace di esercitarlo. E quindi qui noi parliamo di una riforma che può meglio definire una cornice in maniera tale da non costringere il Presidente della Repubblica ad esercitare un ruolo che non gli è proprio e che ne può indebolire, chiaramente facendo tirato in mezzo nel dibattito politico, l’autorevolezza” ha concluso Giorgia Meloni.

Ecco il video dell’intervento completo del Presidente Meloni all’incontro “La Costituzione di tutti. Dialogo sul premierato” alla Camera.