Cerca
Close this search box.
Cerca
Close this search box.

QUANDO IL SILENZIO E’ PIU’ FORTE DELLE URLA. MONTARULI PORTA ALLA CAMERA LA LINGUA DEI SEGNI

Augusta Montaruli lingua dei segni LIS

Con un gesto bellissimo, tanto silenzioso quanto forte, Augursta Montaruli oggi alla Camera ha richiamato l’attenzione su un ordine del giorno di Fratelli d’Italia sulla disabilità, presentato da Maria Teresa Bellucci.

Augusta Montaruli è intervenuta in aula usando il linguaggio dei segni per sensibilizzare sul tema. Dopo qualche istante, il presidente di turno Fabio Rampelli l’ha invitata a parlare spiegando che “qui non c’è alcuna possibilità di tradurre”. Ecco qui il video.


Così Montaruli ha spiegato che “se quest’aula avesse approvato la legge sulla lingua dei segni e se fossero stati approvati gli emendamenti negli scorsi provvedimenti, non sarebbe stata più sorda di me, oggi, e avrebbe compreso quello che avevo da dire”.

“Questa – ha rivendicato Montaruli – è lingua italiana e posso continuare il mio intervento in lingua italiana, anche se dei segni“. E così è successo ma siccome, ha avvertito ancora la Presidenza, non c’è possibilità di resocontare quel tipo di intervento, ha chiesto e ottenuto di accompagnarlo con le parole in lingua italiana.
“Visto che non c’è la possibilità, mi traduco da sola”, ha sottolineato Montaruli, che ha chiesto “un aiuto vero e concreto ai disabili” nel quadro del decretone. Montaruli ha risposto all’applauso finale dell’emiciclo con il gesto corrispondente nella stessa lingua dei segni. 

All’intervento di Augusta ha fatto seguito la replica del Sottosegretario per il Lavoro e le politiche sociali Claudio Cominardi che, tra gli applausi dell’aula, ha annunciato il cambio di parere, passandolo a favorevole con una riformulazione seppur compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica.