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Il grande bluff del Pd sulla sanità toscana

malasanita

Trucchetti numerici per nascondere il fallimento della gestione delle liste d’attesa. Fratelli d’Italia in consiglio regionale incalza Giani e l’assessore alla sanità Bezzini

Se non è una bocciatura piena poco ci manca. Nonostante il Pd continui a spacciare la sanità toscana come un modello la realtà è ben diversa. È quella che i cittadini toscani toccano con mano ogni giorno. È quella che la Corte dei Conti ha messo nero su bianco qualche giorno fa con una delibera sulla gestione delle liste d’attesa che non lascia spazio a interpretazioni. I giudici contabili rilevano “purtroppo persistenti disfunzioni del sistema nel garantire il generalizzato e tempestivo accesso alle prestazioni sanitarie”. Non solo: invitano inoltre la Regione a “un più sollecito impiego dei finanziamenti statali destinati allo scopo dalla legge di stabilità per il 2019 che la Regione ha già totalmente incassato, ma che alla fine del 2021 risultavano quasi del tutto inutilizzati” (qui un dettagliato resoconto della pubblicazione della Corte dei Conti toscana)

Altro che modello decantato dal Pd: la situazione della sanità toscana è disastrosa e a poco serve il bluff della Regione sulle liste d’attesa, come evidenziano il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale Francesco Torselli e il consigliere regionale e componente della commissione Sanità Diego Petrucci. In cosa consisteva il bluff messo in atto dalla Regione Toscana per nascondere la sua incapacità di garantire le prestazioni sanitarie in tempi dignitosi? L’esclusione dal report sui tempi d’attesa delle richieste dei cittadini che erano stati costretti a fare le visite altrove a causa dei tempi biblici e persino le richieste di prenotazione rifiutate dal sistema per indisponibilità della prestazione.

E come se non bastasse, la stessa Regione a guida Pd che sbraita contro il Governo Meloni e pretende fondi aggiuntivi per la sanità toscana è la stessa che non ha impiegato 22 milioni di euro dei 26 che gli erano arrivati nel 2019 proprio per accorciare le liste d’attesa. Lasciano i soldi nel cassetto e ne pretendono altri, che probabilmente non saprebbero utilizzare nell’interesse dei cittadini. Attaccano il Governo accusandolo di non investire in sanità quando invece è stato proprio questo esecutivo ad aver stanziato, dopo anni di mancati aumenti, ulteriori risorse per il sistema sanitario, incrementando il fondo nazionale di 2 miliardi ogni anno.

Una faccia tosta incredibile, quella del Pd, del presidente della Toscana Eugenio Giani, dell’assessore alla Sanità SImone Bezzini a cui siamo purtroppo abituati. E come noi i cittadini toscani che quotidianamente si scontrano con l’inefficienza della sanità regionale e con fiumi di denaro gettati al vento (ricordate i ventilatori e le mascherine nel periodo Covid?) Abituati, ma non rassegnati. Fratelli d’Italia continuerà a battersi perché i cittadini toscani abbiano una sanità all’altezza. Non solo a parole.