Non riesce ad accettare il fatto che ci siano artisti di valore che non la pensano come loro. Basta mettere a confronto i due curriculum e le reazioni alle nomine per assistere alle solite polemiche strumentali
Un curriculum di tutto rispetto quello di Beatrice Venezi, appena nominata direttore musicale del Teatro La Fenice di Venezia. Eppure per la sinistra non è abbastanza adeguato. Ma quando, nel 2011 venne nominato per lo stesso incarico il venezuelano Diego Matheuz nessuno si scompose. Eppure il suo curriculum era ben più corto di quella di Venezi.
I curriculum a confronto
Mentre per la nomina di Beatrice Venezi a direttore musicale del Teatro La Fenice la sinistra è salita sulle barricate ritenendo il suo curriculum “non adeguato”, nel 2011 la nomina di Diego Matheuz, più giovane e con meno esperienza, non destò alcuna protesta.
Confrontiamoli allora: Beatrice Venezi, 35 anni, laureata in direzione d’orchestra al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano 10 anni fa con 110 e lode. Venezi ha già diretto 5 orchestre: Scarlatti Young di Napoli prima come assistente direttore e poi come direttore principale, Sinfonica di Stato giovanile dell’Armenia come assistente direttore, della Toscana come direttore principale ospite e all’Orchestra Milano Classica come direttore principale.
Non solo, su Openbase.com risultano poi 9 concerti nell’anno precedente alla nomina e ben 12 in quello della nomina.
Dall’altra parte Diego Matheuz, 27 anni quando fu nominato direttore musicale de La Fenice, sei anni dopo l’inizio degli studi in direzione d’orchestra, e solo tre anni dopo l’esordio da direttore. Peraltro con sole 2 orchestre: Mozart e Giovanile Simon Bolivar. E su Openbase.com risulta solo un concerto nell’anno precedente alla nomina e 4 nell’anno della nomina.
Venezi non condivide idee della sinistra
La differenza tra Matheuz e Venezi? Le idee. Diego Matheuz, infatti, ha sempre dichiarato il suo orgoglio castrista celebrando i modelli di Chavez e Maduro. Venezi, invece, si è sempre mostrata di idee diverse rispetto a quelle della sinistra. E per questo, adesso, è stata presa di mira da quest’ultima, con accuse insussistenti e clamori inutili.
