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Grazie a FdI stop ai furbetti del Reddito di Cittadinanza

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Basta furbetti del Reddito di Cittadinanza. Oggi la Camera dei Deputati ha approvato un ordine del giorno firmato da me e Andrea Delmastro Delle Vedove per sospendere temporaneamente la possibilità di accedere al Reddito di Cittadinanza attraverso l’autocertificazione. 

Adesso vedremo se rispetteranno il mandato del Parlamento o continueranno a regalare il Reddito di Cittadinanza a chi non lo dovrebbe avere.

Fratelli d’Italia è da sempre contraria al Reddito di Cittadinanza, almeno così come la misura di sussidio è strutturata, molto più vicina a favorire i furbi anziché ad aiutare chi veramente ne ha bisogno. Il reddito di cittadinanza non ha aiutato gli italiani a trovare lavoro, anzi, è stato un disincentivo a cercare un’occupazione, oltre ad essere una delle cause dell’aumento del lavoro nero.

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La Camera dei Deputati

Leggi l’ordine del giorno approvato alla Camera

Ogni giorno le cronache raccontano episodi di truffe ai danni dello Stato a causa dei furbetti del Reddito di Cittadinanza. In particolare dobbiamo fare i conti con percettori che fregano lo Stato lavorando a nero, con titolari di conti correnti ben al di sopra del tetto consentito. 

Ma ci sono anche i nuclei familiari che hanno un reddito complessivo di gran lunga superiore a quello denunciato. Le cronache ci hanno raccontato di percettori del Reddito di Cittadinanza titolari di redditizie attività economiche, possessori di seconde case, auto di lusso e persino di imbarcazioni di diporto.  

Senza dimenticare quei cittadini stranieri  che dichiarano di essere residenti in Italia da oltre 10 anni o persone che omettono di segnalare condanne incompatibili con il sussidio. 

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I furbetti del reddito di cittadinanza

Del resto è evidente che le truffe più comuni siano collegate al sistema delle autocertificazioni dei requisiti amministrativi. Per questo motivo abbiamo chiesto al Governo, che, solo nel 2021, ha già conferito risorse aggiuntive per 1,2 miliardi di euro per il Reddito di Cittadinanza, di intervenire per limitare i casi di possibile frode. 

Quello che appare più paradossale è il fatto che i dati di molti dei requisiti autodichiarati sono già in possesso delle Pubbliche Amministrazioni ma che non vengono scambiati per mancanza di un database comune. 

Grazie a Fratelli d’Italia i furbetti avranno vita dura.