Mare ma anche montagna, città d’arte e aree interne: tutti i numeri che zittiscono i gufi di sventura sinistri
Non riescono a fare opposizione entrando nel merito delle questioni. Continuano a parlare per slogan, orami triti e ritriti. E continuano, da sinistra, a sparare bufale che, come sempre, vengono smentite nel giro di pochissimo tempo. Stavolta, per attaccare il governo guidato da Giorgia Meloni si sono lanciati in bufale sinistre sui numeri del turismo, ma anche questa volta sono stati clamorosamente smentiti. Ormai alle bufale della sinistra non crede più nessuno: gli italiani sanno da che parte stare.
Italia al top del mercato turistico mediterraneo
Da giugno a settembre si valutano 70 milioni di arrivi (5 milioni in più, pari al +7,69%, sul 2024), con un giro d’affari da 15 miliardi di euro per le prenotazioni alberghiere. Numeri in crescita rispetto agli anni precedenti, che certificano il successo del modello turistico voluto dal governo guidato da Giorgia Meloni.
In particolare, nelle due settimane centrali di agosto il turismo montano registra i dati migliori (47,4%) toccando il 50% nei giorni vicini a Ferragosto. La stima per l’estate in montagna raggiunge quindi oltre 6,8 milioni di arrivi (+4,8% rispetto all’estate 2024).
Successo turistico del modello voluto dal governo Meloni
Ma non solo. Un dato che occorre evidenziare è il 43% di prenotazioni per i soggiorni di ottobre registrato già a giugno, importante indice della capacità di destagionalizzare che l’offerta turistica italiana è in grado di proporre. L’offerta turistica cambia e si adegua alle richieste: non più solo mare ma anche montagna, città d’arte e aree interne sempre più lontano dalla classica impostazione dicotomica alta e bassa stagione.
Mentre la sinistra continua a raccontare bufale, i numeri – oggettivi ed incontrovertibili – continuano a smentirli, ancora una volta. E stavolta, addirittura, dimostrano la crescita del turismo rispetto agli anni precedenti.