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Titoli di Stato superano 11 Miliardi di euro

Grazie alla stabilità del governo Meloni e alla prudenza con cui gestiamo i conti pubblici, la Repubblica Italiana resta fra gli emittenti più solvibili del mondo

Un dato che ha il sapore del successo e si appresta ad un nuovo record di emissioni di titoli di Stato. Con il titolo di Stato a 30 anni abbiamo avuto una domanda dieci volte superiore all’offerta e sarà difficile brattare quel record, ma intanto nel primo giorno di emissione sono già stai aggiunti i 5,6miliardi. Prosegue la fiducia degli italiani nel sistema Italia che scelgono il BTp Valore come ricetta anti inflazione, ma anche il drastico calo del debito pubblico in mano agli stranieri.

Raddoppia la quota di Btp detenuta da risparmiatori italiani, cala il debito italiano verso investitori esteri

Come spiega Unimpresa: “Aumentare la quantità di debito pubblico detenuta da sottoscrittori italiani consente al governo di avere meno pressioni dai grandi investitori esteri” e subito dopo conferma che “l’erosione del potere d’acquisto cagionata dall’incremento dei prezzi e per le famiglie italiane che investono nel Paese è la risposta politica più importante da parte del governo”, l’autorevole dichiarazione del vicepresidente di Unimpresa, Giuseppe Spadafora.

Secondo il Centro studi di Unimpresa, il debito italiano nei portafogli degli investitori esteri è calato da 685 miliardi del 2021 ai 658 miliardi del 2023, con la quota calata da 30,7% al 27,3%. Parallelamente, è aumentata la quota di obbligazioni statali in mano ai privati: sia famiglie sia imprese. Negli ultimi due anni, infatti, la quota di Bot e BTp detenuta dai piccoli risparmiatori e dalle aziende è più che raddoppiata e nel corso del 2023 si è assistito a una vistosa accelerazione: nei primi 11 mesi dello scorso anno che, tra Btp Italia e Btp Valore, la corsa delle famiglie e delle imprese a comprare debito pubblico si è fatta più insistente: a novembre, i privati avevano il 13,5% di Bot e BTp, cioè 320 miliardi sui 2.378 miliardi totali di emissioni statali. E lo spread chiude a 145 punti base dopo aver toccato i 142.

L’Italia torna padrona del proprio debito pubblico

Le emissioni del debito pubblico italiano continuano a mostrarsi fortemente appetibili per un’ampia platea di investitori: con questo Btp Valore proseguono ininterrotte le occasioni in cui il Mef si rivolge ai mercati finanziari con grande successo. Non era affatto scontato, perché l’atteggiamento della Bce rende tutto più incerto. È evidente, però, che l’inflazione non desta più allarme tra i nostri risparmiatori. Un taglio dei tassi farebbe vincere la ‘scommessa’ a tutti i possessori di titoli di Stato; dal canto loro, comunque, Governo e Parlamento stanno dando il massimo affinché chi investe nel futuro della Nazione abbia una fiscalità di vantaggio.

Grazie alla stabilità di governo e alla prudenza con cui gestiamo i conti pubblici, la Repubblica Italiana resta fra gli emittenti più solvibili del mondo grazie alle politiche economiche prudenti e coerenti del governo Meloni che sta realizzando una serie di riforme essenziali, a partire da quella fiscale per arrivare alla piena implementazione del PNRR. In questo modo l’Italia riesce a tornare finalmente padrona del proprio debito pubblico come da sempre auspicato da Fratelli d’Italia, per la realizzazione di una concreta sovranità finanziaria. Il buon lavoro del centrodestra al governo sconfessa quanti auspicavano un’economia italiana a rotoli e condannata dallo Spread.