Adesso basta: grazie al nuovo provvedimento approvato in Consiglio dei Ministri, chi aggredisce i docenti potrà essere arrestato in flagranza di reato
Picchiati, minacciati e derisi: ecco di cosa rischiano tutti i giorni i docenti nelle scuole. Prima erano soltanto gli studenti, adesso invece anche i genitori aggrediscono violentemente gli insegnati per qualche voto troppo basso assegnato ai propri figli. Tutto questo è intollerabile: adesso basta. Adesso arresto in flagranza per chi aggredisce chi tutti i giorni si occupa dell’educazione e dell’istruzione delle nuove generazioni.
Arresto in flagranza per chi aggredisce i docenti
Il nuovo provvedimento introdotto dal governo Meloni introduce aumenti di pena per chi aggredisce e crea danni ai docenti, dirigenti o collaboratori Ata. La novità più importante è, però, l’introduzione dell’arresto in flagranza di reato per chi aggredisce. Vogliamo che i docenti si sentano al sicuro e non che siano lasciati da soli.
Gli insegnanti non si toccano
“C’è un aggravio di pene per lesioni al personale scolastico. Si passa per le lesioni lievi da 6 mesi a 3 anni attuali a 2 a 5 anni di reclusione. Un insegnante, un educatore, non si tocca. Il personale scolastico, dopo quello sanitario, è il più colpito dalle aggressioni tra tutto il personale della Pubblica amministrazione; l’aumento è stato impressionante soprattutto da parte dei genitori.
Fino al 2022-23 erano gli studenti ad aggredire, ora sono aumentati i genitori che picchiano i docenti”, ha dichiarato il Ministro Valditara