Censura a cinque stelle: «Il Tempo» escluso dalla conferenza stampa su Gaza

Global Sumud Flotilla

La colpa del quotidiano romano? Aver approfondito i rapporti tra la Global Sumud Flotilla e persone ritenute vicine ad Hamas

Per il Movimento 5 Stelle la libertà di stampa e il diritto di cronaca sono pilastri della democrazia, ma solo fino a quando i giornalisti non fanno il loro lavoro, approfondendo vicende al centro della cronaca e riportando i risultati delle inchieste ai lettori. È il caso della censura nei confronti di una giornalista de «Il Tempo» a cui è stato negato l’accesso a una conferenza stampa convocata dal gruppo parlamentare del M5S Stelle per illustrare i dettagli della partecipazione italiana alla Global Sumud Flotilla, la flotta di imbarcazioni che sta facendo punta verso Gaza per portare aiuti alla popolazione.

Un precedente pericoloso

La cronista si è presentata in Senato con abbondante anticipo per assistere alla conferenza stampa, ma – come potete leggere qui – una senatrice del Movimento le ha negato l’accesso alla sala perché i posti erano esauriti. Una censura in piena regola, diretta conseguenza del lavoro giornalistico dello storico quotidiano romano, che ha scavato sulla Global Sumud Flotilla, approfondendo in particolare sui suoi rapporti con persone ritenute vicine ad Hamas, a partire da Mohammad Hannoun, ritenuto l’avamposto dell’organizzazione islamista in Italia. Un episodio intollerabile, quello avvenuto in Senato, subito condannato dal capogruppo di Fratelli d’Italia in Senato Lucio Malan e dal presidente dei deputati di FdI Galeazzo Bignami e dalla deputata Sara Kelany.

Le strumentalizzazioni della sinistra e la puntualizzazione del Presidente del Consiglio

Un episodio che peraltro si inserisce in una speculazione politica della sinistra-centro, come dimostra le decisione di salire a bordo delle navi di quattro tra parlamentari ed eurodeputati di Pd, AVS e M5S. Presenza subito cavalcata dalla segretaria Dem Elly Schlein che ha sollecitato la protezione del Governo. Puntuale la risposta del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha garantito le misure di tutela e di sicurezza, allo stesso tempo ricordando come “l’iniziativa possa avere anche una finalità di natura simbolica o politica” e ribadendo il ruolo di primo piano del Governo italiano nell’iniziativa umanitaria “Food for Gaza”. 

Aiuti umanitari, il ruolo di primo piano del Governo italiano

Questa la verità, altro che censura del M5S o polemiche strumentali del Pd. Come ha ricordato il ministro Crosetto, l’obiettivo del Governo Meloni è duplice: “intervenire con tempestività per alleviare l’emergenza e continuare a sostenere lo sforzo politico e diplomatico per un cessate il fuoco duraturo, condizione imprescindibile per l’unica pace possibile”. Così come è vero che se parte degli aiuti umanitari non hanno raggiunto la popolazione di Gaza è perché i terroristi di Hamas lo hanno impedito.