Cerca
Close this search box.
Cerca
Close this search box.

Acca Larentia, polemiche sinistra frutto dell’ignoranza

La sinistra usa il ricordo della tragica morte di tre ragazzi ammazzati dall’odio comunista per fare bieca propaganda: è squallido e vigliacco

Su Acca Larentia si abbatte la solita ipocrisia della sinistra. Dal 1978, su quel piazzale, si onora la memoria di Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni: tre giovani di destra uccisi dall’antifascismo militante mentre facevano attività politica, colpevoli solo di questo. Il loro ricordo è un dovere per tutti noi. Acca Larentia resta una strage impunita, e noi vogliamo continuare a sperare e batterci perché possa essere resa loro giustizia.

Fratelli d’Italia ha partecipato alla commemorazione ufficiale

L’atteggiamento della sinistra in queste ore è frutto di una profonda ignoranza. Fratelli d’Italia non ha nulla a che vedere con quanto accaduto: i nostri parlamentari ed esponenti erano presenti, e saranno sempre presenti, alla commemorazione ufficiale fatta dal Comune di Roma.

Stiamo parlando di ragazzi di destra uccisi da estremisti di sinistra, antifascisti che in nome dell’antifascismo militante hanno ucciso ragazzi di 18 e 20 anni che facevano attività politica, colpevoli solo di questo. Sotto giudizio, purtroppo, non sono mai andati gli assassini di Acca Larentia, perché dal 1978 ad oggi non sono mai stati trovati i colpevoli veri.

Sinistra usa il ricordo dei tre ragazzi uccisi per bieca propaganda

È dal 1978 che su quel piazzale si commemorano, anche con il rito del ‘presente’, dei ragazzi uccisi da un commando terroristico di estrema sinistra. In tutto questo tempo la sinistra è stata varie volte al potere, ma finge solo oggi di scoprire la commemorazione di Acca Larentia.

Finora, anche sotto i governi PD, si è reputato di non intervenire per impedirla. Curioso che la sinistra abbia cambiato idea solo ora. Utilizzare il ricordo della tragica morte di tre ragazzi ammazzati dall’odio comunista per fare bieca propaganda è squallido e vigliacco.

Una strage rimasta impunita

La mitraglietta che ha sparato ad Acca Larentia è stata ritrovata anni dopo in un covo delle brigate rosse ed è stato riconosciuto che ha sparato a tre persone, tra cui anche l’ex sindaco di Firenze Lando Conti.

Se in quegli anni, anziché dare la colpa a surreali faide interne tra fascisti, si fosse indagato, forse avremmo risparmiato all’Italia degli omicidi drammatici delle Brigate rosse. Riflettiamo su questo prima che su duecento imbecilli che fanno il saluto romano, utili solo alla sinistra.

Sinistra ambigua sull’eversione rossa

Visto che ad Acca Larentia si ricordano omicidi fatti dall’estrema sinistra, vorrei che si chiedessero spiegazioni, anziché a noi, al partito democratico che ha nominato alla Corte dei conti un uomo, Degni, che ha difeso Toni Negri e quando è morto ha inneggiato all’esponente ideologo del terrorismo di sinistra. Invece di chiedere spiegazioni a noi, si chieda al Pd perché continua tutt’oggi ad avere atteggiamenti ambigui verso l’eversione di sinistra di quegli anni.

Perché ad Acca Larentia avrei voluto sentire dai commentatori e dal Pd parole di condanna di quella strage, di solidarietà alle famiglie di quelle vittime. Invece ho sentito una strumentale polemica politica.

Parlano di un gruppo di imbecilli e continuano ad essere ambigui sull’eversione rossa.