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“Potevamo farli sbavare di rabbia”: le parole vergognose del giudice contabile contro il governo

È Marcello Degni il giudice contabile della Corte dei Conti che tifava contro l’Italia per attaccare il governo Meloni

Lo stallo finanziario rappresentava la speranza di molti: dalle opposizioni, ai gufi sinistri; dal mainstream di sinistra, agli anti italiani. Peccato per loro, però, che non è andata così. Clicca qui per leggere il grande risultato ottenuto dal governo Meloni. Sperare nell’esercizio provvisorio del proprio Paese, discutile per chiunque, è ancora più grave se a farlo – e nemmeno velatamente – è un Consigliere della Corte dei conti, organo con la funzione di controllare le spese dello Stato.

Il tifo della vergona di Marcello Degni

“Occasione persa. C’erano le condizioni per l’ostruzionismo e l’esercizio provvisorio. Potevamo farli sbavare di rabbia sulla cosiddetta manovra blindata e gli abbiamo invece fatto recitare Marinetti”. Ecco le parole inquietanti di Marcello Degni, Consigliere di nomina politica, che risultano ancor più gravi perché pronunciate da chi dovrebbe essere terzo rispetto alla politica. Per non farsi mancare nulla ha anche taggato Elly Schlein nel post su X.

Augurarsi l’esercizio provvisorio, con considerevoli danni per i conti dello Stato, è proprio di una sinistra anti-italiana che pur di attaccare l’avversario spera nel peggio per la Nazione. Oltre alla trivialità del commento pubblicato da un uomo dello Stato, sorge anche un dubbio sull’equanimità di giudizio che questo giudice possa avere nei confronti di amministratori di centrodestra, vista anche la totale sfacciataggine nel palesare astio contro il governo Meloni.

Comportamento di Degni è intollerabile: intervenga la Corte dei Conti

“Le affermazioni del consigliere della Corte dei Conti, Marcello Degni, costituiscono una grave violazione del principio di terzietà che dovrebbe guidare chi la compone. La sua invasione del campo politico con detta dichiarazione rappresenta un fatto gravissimo e dovrebbe indurlo a dimissioni immediate”. Così, in una nota, Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.

“Vogliamo augurarci che gli organi della Corte dei Conti, come annunciato, assumano adeguate e perentorie iniziative al riguardo, non essendo sul piano istituzionale tollerabile o giustificabile quanto accaduto”