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Arresti a Bari: Conte rompe con la Schlein

Il “Campo largo” si restringe ancora di più: a Bari, dopo gli ultimi arresti, Conte dichiara che non parteciperà alle primarie del Pd per individuare il candidato Sindaco, evocano moralità ma restano nella giunta Emiliano

Il “campo largo” prosegue verso il restringimento: gli scandali del caso Bari, che vedono coinvolti il Sindaco Decaro ed il governatore Emiliano, insieme ai nuovi fatti che hanno portato alle dimissioni dell’Assessore regionale ai trasporti del PD, insieme a 10 arresti, hanno portato il Movimento 5 Stelle a rompere tutto con il Partito democratico. Niente più primarie insieme per scegliere il candidato Sindaco.

Nuovi arresti a Bari e Conte rompe col Pd

“Pretendiamo rispetto dal Partito Democratico, altrimenti ci saranno conseguenze”: ecco l’ultimatum di Giuseppe Conte a Elly Schlein dopo avere annullato le primarie di coalizione che si sarebbero dovute svolgere tra due giorni per scegliere il candidato sindaco unico del centrosinistra tra Vito Leccese (Pd) e Michele Laforgia (sostenuto dal Movimento 5 Stelle). Conte pare non aver preso bene la frase pronunciata da Elly Schlein che, reagendo a caldo allo strappo di Conte, aveva affermato: “È veramente sleale, umanamente e politicamente”.

Conte abbandona la nave: il “campo largo” affonda

 “Per il M5s gli obiettivi della legalità, della trasparenza, del contrasto di qualsiasi forma di corruzione e inquinamento del voto, la lotta ai clan e alle mafie sono premesse indispensabili. Se non ci sono queste premesse, se non ci sono queste garanzie, noi non ci siamo. Per il M5S non ci sono le condizioni per svolgere le primarie a Bari. Serve un nuovo inizio”, ha dichiarato Giuseppe Conte lasciando il “campo largo” e gli alleati del Pd.

Il “campo largo” che avrebbe dovuto affrontare il centrodestra ovunque e in ogni circostanza sembra essere già arrivato alla fine della corsa. Già potevamo intuire la spaccatura di un’alleanza tenuta insieme solo per sconfiggere il centrodestra: a Strasburgo si erano spaccati sul voto per gli aiuti militari all’Ucraina, in Abruzzo sono stati nettamente sconfitti dal centrodestra serio, unito e compatto, infine in Basilicata non hanno saputo convergere su un candidato unitario.

Anche dal Pd arriva lo sdegno verso Conte

“La scelta di Conte di uscire dalle primarie è gravissima. La città di Bari e i baresi non lo meritano. E neppure il Pd che in decenni di duro lavoro ha dimostrato nei fatti di essere dalla parte della legalità e della politica che non si piega al malaffare e alle mafie. Conte non pensi di darci patenti di legalità. Lo diciamo alla destra: il Pd e il csx vinceranno di nuovo le elezioni a Bari. Lo dobbiamo a tutti coloro che in questi anni hanno lavorato per la città e per il bene comune”, lo afferma Debora Serracchiani.

Foti: “Evocano moralità ma restano nella giunta Emiliano”

“Evocano moralità ma restano nella giunta Emiliano. Le ultime notizie ci dicono che il Movimento 5stelle non parteciperà alle primarie del Pd per individuare il candidato sindaco di Bari, al grido di trasparenza ed onestà e dando lezioni di moralità. Peccato però che il movimento guidato da Giuseppe Conte faccia parte in Regione della maggioranza che sostiene la giunta Emiliano, la stessa dal cui si è dimessa oggi Maurodinoia, coinvolta nell’indagine sulla compravendita dei voti.

I grillini, sino ad oggi, conniventi del ‘sistema Emiliano’, non prendono alcuna distanza dallo stesso, limitandosi a conclamare una netta distanza dallo scandalo sul voto di scambio in occasione delle competizioni elettorali. A parte la forte ilarità per l’evidente scelta di convenienza, ci chiediamo sino a quando questa immorale commedia degli inganni tra PD e 5Stelle continuerà ad ammorbarci”, ha affermato Tommaso Foti il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.