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GROSSETO: BLITZ NELLA DISCARICA INCENDIATA

Dopo l’incendio, probabilmente di origine dolosa che ha coinvolto la discarica di Cannicci, nel comune di Civitella Paganico (Grosseto), e dove sono bruciati materiali pericolosi per la salute dei cittadini, sono stato a fare un sopralluogo all’impianto con il portavoce provinciale Fabrizio Rossi e il consigliere provinciale con delega all’ambiente Bruno Ceccherini. Abbiamo incontrato anche il sindaco di Civitella Paganico Alessandra Biondi e l’amministratore delegato della società di gestione Jacopo Giannuzzi Savelli.

L’incendio occorso in questi giorni alla discarica di Cannicci è l’ennesimo esempio lampante di un black out totale che, senza una vera rivoluzione, continuerà a provocare danni e disagi alla popolazione. Non spetta a noi spiegare le modalità del rogo, abbiamo fiducia nella Magistratura e nel suo lavoro, ma oggi abbiamo avuto la conferma che oltre a non esistere nell’impianto un vero sistema di videosorveglianza che possa far escludere azioni criminose, a Cannicci c’era il combustibile solido secondario (CSS), rifiuti su cui vengono spesi soldi pubblici per il trattamento e già pronti per passare da un inceneritore. E’ quindi assurdo, oltre che dispendioso, conferirli in discarica.
Il rogo è un chiaro segnale di allarme e di pericolo per il territorio: il timore è che possa essere in atto una guerra per il dominio della gestione del business e che sulla pelle dei cittadini siano ricadute le conseguenze dei fallimenti dei soggetti che sostengono Sei Toscana, dello sgretolamento del sistema economico e finanziario di copertura e delle vicende che hanno condotto al commissariamento del consorzio. Un sistema che talvolta rende gli stessi amministratori impotenti. 

Secondo Fratelli d’Italia in Toscana occorre azzerare il sistema di gestione di rifiuti concepito dalla sinistra e creato per far guadagnare le cooperative piuttosto che per garantire i servizi ai cittadini. 
Da parte nostra vigileremo affinché i costi derivanti dall’emergenza rifiuti non ricadano sulla collettività: la Regione Toscana non si sottragga dalle proprie responsabilità sia nell’accertamento dei fatti che nel dare garanzia della tutela dei cittadini per il presente e per il futuro.