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Accordo Italia Albania: Mattarella firma anche la ratifica

Dopo la firma, la presentazione alle Camere dell’accordo Italia Albania: smontati i teoremi sinistri

Con l’autorizzazione firmata del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il ddl di ratifica ed esecuzione dell’accordo tra il governo italiano e il Consiglio dei ministri della Repubblica di Albania per il rafforzamento della collaborazione in materia migratoria verrà presentato alle camere: un grande risultato del governo Meloni.

Ecco l’accordo Italia Albania

L’accordo si pone tre obiettivi: contrastare il traffico di esseri umani, prevenire i flussi migratori illegali e accogliere solamente chi ha davvero diritto alla protezione internazionale.

Consiste nella possibilità per l’Italia di utilizzare alcune aree del territorio albanese per la costruzione di due centri per la gestione dei migranti, a spese dell’Italia e sotto la sua giurisdizione, le quali avranno una capienza massima di 3mila persone, che rimarranno in questi centri solo il tempo necessario a poter espletare le procedure delle domande di asilo ed, eventualmente, di rimpatrio. I numeri potrebbero anche considerarsi come mensili grazie alle procedure accelerate di 28 giorni.

Italia pioniera nell’intesa con Tirana sui migranti

“Nelle dichiarazioni congiunte al termine del nostro bilaterale, ho avuto l’opportunità di sottolineare che l’Italia è stata pioniera nell’intesa con Tirana riguardante la questione migratoria. Ritengo che questo accordo sia estremamente innovativo e intelligente”.

Queste le parole di Giorgia Meloni sull’intesa Roma Tirana che, con l’inizio del suo iter a Montecitorio, prendono più forza: l’Italia è tornata a valere sul piano internazionale, ed in questo momento è il perno della collaborazione europea sui migranti.

Edi Rama: “Italia amico speciale per l’Albania”

“È un accordo naturalissimo tra due Paesi con nomi diversi ma che io vedo come parti di uno stesso popolo. L’Italia è sempre stata dalla nostra parte”, ha detto Edi Rama, premier Albanese, ricordando il sostegno ricevuto da Roma sia prima che dopo la caduta del comunismo in Albania.

“Quando l’Italia ci chiede qualcosa per noi è un onore. Sarà sempre un privilegio essere un amico speciale per l’Italia e dobbiamo fare di tutto per essere un fratello per l’Italia. Non accetterei altre richieste da Paesi europei, le abbiamo avute da altri Paesi Ue ma abbiamo detto di no”.