Cerca
Close this search box.
Cerca
Close this search box.

Non mi faro’ intimidire.

Sono stato querelato da babbo Lotti per aver difeso i soldi pubblici svolgendo in Consiglio Regionale il mio dovere..

Grazie alle mie interrogazioni era emerso lo scandalo del finanziamento pubblico all’azienda Chil della famiglia Renzi firmato da Marco Lotti, padre dell’attuale Ministro dello Sport, e ripagato alla fine con soldi pubblici grazie alla garanzia della finanziaria della Regione Toscana Fidi.

In seguito alla mia denuncia la stessa Regione Toscana aveva ammesso l’anomalia e chiesto a Fidi Toscana la revoca della garanzia. La mia azione è stata doverosa quanto utile perché a tutela dei soldi dei cittadini che erano stati indebitamente utilizzati. 
Avevo chiesto ai magistrati di indagare presentando un esposto sulla vicenda. Oggi scopro che su richiesta di Marco Lotti la Procura ha indagato me per il mio lavoro in Consiglio regionale. 
Spero che nel frattempo si stia indagando anche sui soldi pubblici utilizzati per ripianare i debiti contratti dalla famiglia Renzi. Come previsto dalla legge oggi ho immediatamente dato notizia al Consiglio regionale della Toscana dell’avviso di conclusione indagini che ho ricevuto. Da parte mia non chiederò mai al Consiglio, che dovrà valutare l’autorizzazione sull’esercizio delle mie funzioni di eletto, una corsia preferenziale: chiedo soltanto che l’istituzione regionale rifletta seriamente sul delicato tema dell’equilibrio fra poteri.
Sono pronto a ridire tutto quello che ho detto e rifare tutto quello che ho fatto era mio dovere farlo. Gli elettori mi hanno votato per difendere i soldi pubblici e non mi farò sicuramente intimidire.