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Pirogassificatore, è ancora scontro Rossi-Donzelli

Vi ripoprto l’articolo uscito su Il Giornale della Toscana di sabato 21 marzo.

Un botta e risposta che più virtuale non si può. Il governatore che sul suo blog (ilsignorrossi.it) se la prende col consigliere regionale Pdl Donzelli «abituato – dice – a lanciare accuse infamanti che non meriterebbero risposte». Ma che evidentemente invece merita, visto che sulla faccenda del pirogassificatore (questo la pietra dello scandalo) Rossi non gliele manda a dire al consigliere Pdl. Il quale, dal canto suo, anzi dal blog suo (giovannidonzelli.blogspot.it) replica a muso duro: «Sono il Signor Rossi. Risolvo i problemi. Il governatore decide di emulare il personaggio di Tarantino per giustificare la determinatissima ostinazione e spudoratezza con cui ha deciso di schierarsi contro i cittadini (consultati coni fondi pubblici) e contro gli enti locali, ma in difesa dell’investimento economico della Nse Industry per il pirogassificatore».


 
Con ordine. I comitati sono contrari alla realizzazione dell’impianto, su cui pende una sentenza del Tar che ha sospeso l’autorizzazione della Provincia di Pisa (la Regione ha già presentato ricorso al Consiglio di Stato). Comitati che sabato scorso hanno duramente contestato Rossi nella «sua» Pontedera. Cosa che non è piaciuta per niente al governatore, il quale giovedì ha risposto perle rime: «Il pirogassificatore va fatto. Noi siamo impegnati a far sì che in Toscana un’impresa che vuole investire e ha tutti i permessi a posto possa partire in tempi rapidi». Alla conferenza stampa, a fianco del governatore uno degli ingegneri che hanno progettato l’impianto, Paolo Sodini, e l’ad della Nse, Nicla Pucci. E qui arriviamo al primo scontro con Donzelli. «Rossi ha definitivamente calato la maschera: ha convocato una conferenza stampa insieme all’impresa privata, dimenticandosi che rappresenta un’Istituzione e non una cordata politico-economica. Dietro questo scivolone di stile il nervosismo e la paura di non riuscire a difendere l’intreccio del business rosso dei rifiuti», ha attaccato il consigliere Pdl, citando la compagine societaria della Nse che avrebbe tra i soci «una famiglia che ha espresso per anni il sindaco(ovviamente ex Pci) di un Comune della zona, il portavoce di Unicoop Firenze, un finanziere milanese sponsor di Pisapia, una società con sede in Lussemburgo (e poi ci fanno la morale sull’evasione fiscale) e la stessa Regione tramite Fiditoscana. Responsabile dei rapporti con le Istituzioni della Nse, Agostino Fragai, ex assessore collega di Rossi nella precedente giunta Martini».
Parole che hanno mandato su tutte le furie Rossi, che ieri dal suo blog ha controreplicato: «È noto che a me non interessa conoscere il certificato di nascita di chi intraprende un’iniziativa imprenditoriale, sia che si tratti di imprenditori di sinistra, di destra odi centro, di cooperative odi spa, di toscani odi provenienti da fuori». E poi ha aggiunto: «È finito il tempo delle chiacchiere, degli atteggiamenti ondivaghi e compiacenti, dei ritardi ingiustificati». Dal blog di Donzelli arriva la replica alla controreplica: «Il ruolo di un Presidente di Regione dovrebbe essere quello di evitare che si creino lungaggini per tutte le imprese. Altrimenti si alimenta proprio quel sistema di clientele e favoritismi che danneggia tanto l’Italia e la politica. Esiste il libero spazio per tutte le imprese da tutelare, ma il ruolo della politica è anche quello di far coincidere l’esigenze delle imprese con la tutela dei territori».
[MiMo]