Cerca
Close this search box.
Cerca
Close this search box.

Rave Party a Pisa: surreale. E le norme anti-Covid?

Rave party Pisa

In piena pandemia un rave party abusivo con 6mila persone da tutta Europa. Presentata un’interrogazione: dal governo gravi lacune nella gestione dell’ordine pubblico

Un rave party non autorizzato fra droghe, alcol e musica alta, con persone arrivate da tutta Europa. In barba alle norme anti Covid. La festa è iniziata sabato 3 luglio ed è andata avanti per alcuni giorni in un terreno privato a Tavolaia, in provincia di Pisa.

Al rave party, secondo le stime della questura di Pisa, hanno partecipato migliaia di persone. Circa 6mila, da quanto si apprende.

Sul posto per tenere sotto controllo la situazione sono presenti la polizia, i carabinieri, i vigili del fuoco, i sanitari del 118 e la polizia municipale.

Secondo quanto si è appreso la festa era in programma da tempo. E gli organizzatori del rave party di Pisa potrebbero essere stranieri, forse francesi. Si sarebbe trattato di una dimostrazione di forza, la risposta ad alcuni sgomberi. E non è la prima volta che la Toscana è teatro di queste illegalità.

Durante la pandemia il governo è stato rigido restringendo le libertà dei cittadini e sottoponendo le attività alle chiusure. Mentre a Pisa non è stato capace di fermare un rave party illegale. Per questo ho presentato un’interrogazione parlamentare: il governo risponda sulle gravi lacune mostrate nella gestione dell’ordine pubblico.

Si tratta di un fatto increscioso: chiediamo che si faccia chiarezza, i responsabili devono essere individuati e puniti.

Ringraziamo le forze dell’ordine per aver garantito la sicurezza degli abitanti della zona e dove si è svolto il pave party. Quello che è accaduto a Pisa è un fatto grave. Il governo a trazione Pd-5Stelle che impedisce alle discoteche di riaprire e rende la vita impossibile ai turisti che vorrebbero venire a visitare il nostro paese. Mentre consente a migliaia di persone provenienti da tutta Europa di partecipare alla festa abusiva senza alcun rispetto delle regole.

Le regole europee per la circolazione delle persone in pandemia non valgono per questi personaggi che calpestano ogni regola organizzando una festa abusiva?

Gli unici stangati nell’ultimo anno e mezzo sono i cittadini perbene: chiediamo rispetto per gli italiani.