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Vaccino italiano e 89 milioni spariti nel nulla

vaccini Toscana vaccino italiano

Governo impegnato nella produzione del vaccino italiano, ma lo Spallanzani si sfila. Perché lo Stato è entrato con una società Svizzera?

Il vaccino italiano, su cui lo Stato ha collaborato alla produzione e investito 89 milioni di denaro pubblico, è sparito nel nulla.

L’istituto Spallanzani, coinvolto nel progetto, si è sfilato. E questo nonostante nel gennaio avesse annunciato la partenza della cosiddetta ‘fase 2’ della sperimentazione del vaccino.

Anche i dati della prima fase di prova non sono mai stati pubblicati da alcuna rivista scientifica. Un mistero che il governo ha il dovere di chiarire immediatamente.

Per questo con il responsabile salute di Fratelli d’Italia Marcello Gemmato abbiamo presentato un’interrogazione al Ministro della Salute Speranza. Tutto dopo quanto emerso da un servizio della trasmissione “Fuori dal coro” (GUARDA IL VIDEO).

Il governo italiano tramite Invitalia, il cui Amministratore delegato è Domenico Arcuri, è entrato con il 30% nel capitale di Reithera, società che si occupa della produzione del vaccino. Reithera è controllata al 70% da una società con sede in Svizzera.

Nutriamo forti dubbi sull’opportunità per il governo di entrare in una società schermata da un paradiso fiscale. Ma vogliamo anche sapere perché il progetto del vaccino italiano si sia arrestato dopo l’annuncio e le richieste ufficiali presentate all’Agenzia italiana del farmaco per l’avvio della seconda fase di sperimentazione.

Oltre agli 81 milioni di euro spesi dal governo ce ne sono anche 8 stanziati dalla Regione Lazio, per i quali ha presentato un’interrogazione il nostro consigliere regionale Massimiliano Maselli. Il governo e il Ministro Speranza non possono tacere.