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Vaticano: utero in affitto “deprecabile” e teoria gender “pericolosissima”

Sono parole chiare e forti quelle della Santa Sede contro l’utero in affitto: una pratica cinica, disumana, che calpesta la dignità delle donne e apre all’industria delle nascite, nella quale la vita non è altro che una merce che può essere acquistata da chi ha possibilità economiche

Il Dicastero della Dottrina della fede del Vaticano ha pubblicato un documento chiamato “Dignitas infinita”: contiene le posizioni del Vaticano su questioni importanti che hanno caratterizzato il dibattito venutosi a creare negli ultimi anni attorno a determinati temi morali. Tra le questioni analizzate troviamo la pratica dell’utero in affitto, definita “deprecabile” e la teoria gender, indicata come “pericolosissima” perché “cancella le differenze della pretesa di rendere tutti uguali”.

No all’utero in affitto

Quando parliamo di maternità surrogata parliamo anche delle decine di migliaia di euro, che a volte superano i 100 mila, che servono per scegliere la madre surrogata da un book fotografico. Una richiesta solo per chi se lo può permettere e realizzata da donne che molto spesso vivono in condizioni di povertà e che per necessità mettono a disposizione il loro grembo per soddisfare il desiderio di genitorialità di coppie che non possono avere figli. Che siano single o coppie eterosessuali od omosessuali poco importa: resta l’orribile mercato, lo sfruttamento del corpo della donna, la riduzione a merce della vita umana.

Anche nel suo discorso di inizio anno il Papa aveva parlato dell’utero in affitto e delle pratiche intorno ad esso.

Speranzon: “I bambini non possono essere comprati”

“Accolgo con grande favore i richiami contenuti nel documento ‘Dignitas infinita’, promulgato dal Dicastero per la Dottrina della fede, in favore della vita nascente e contro la bieca pratica della maternità surrogata. Condivido, pertanto, l’auspicio di Papa Francesco affinché la comunità internazionale proibisca a livello universale tale pratica che sfrutta il corpo delle donne e tratta i bambini come fossero degli oggetti.

In questo senso Fratelli d’Italia ha presentato un disegno di legge, già approvato alla Camera, per impedire alle coppie italiane di recarsi all’estero, dove l’utero in affitto non è vietato. Il capriccio degli adulti non può mai prevalere sulla dignità umana: i bambini non possono essere comprati ed è disumano e aberrante pensare che il ventre materno venga ridotto a uno ‘spazio’ del corpo da affittare”, ha dichiarato il senatore Raffaele Speranzon, vicecapogruppo vicario di Fratelli d’Italia.

Varchi: “Riteniamo l’utero in affitto pratica cinica, disumana, che calpesta la dignità”

“Le parole chiare e forti della Santa Sede contro la pratica dell’utero in affitto ci confortano e ci confermano che siamo sulla strada giusta con la nostra legge già approvata alla Camera e che presto arriverà in Senato. Il Vaticano ha dato voce a quelle che per anni sono state le nostre posizioni sul tema. Da sempre, infatti, riteniamo quella dell’utero in affitto una pratica cinica, disumana, che calpesta la dignità delle donne e apre all’industria delle nascite, nella quale la vita non è altro che una merce che può essere acquistata da chi ha possibilità economiche.

A questa deriva continueremo a opporci e da oggi le parole della Santa Sede che citano anche una forte presa di posizione di Papa Francesco danno nuova forza alla nostra battaglia per la tutela della vita e delle donne”, ha affermato Carolina Varchi, deputato di Fratelli d’Italia e prima firmataria della legge per rendere la “maternità surrogata” reato universale.