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Violenza donne: grave assalto alla sede Pro Vita e Famiglia

Accade a Roma durante il corteo di “Non una di meno”. Condanna dell’assalto alla sede Pro Vita sia unanime

Durante la manifestazione di ‘Non una di meno’ a Roma, un gruppo di circa 200 soggetti, che si trovava in coda al corteo, ha violentemente assaltato la sede di Pro Vita e Famiglia, a cui va tutta la nostra solidarietà.

L’ordigno inesploso

“Nel recarci presso la nostra sede di Pro Vita dopo i violenti e criminali attacchi transfemministi di ieri durante la manifestazione contro la violenza sulle donne di ‘Non una di meno’, abbiamo rinvenuto un piccolo ordigno esplosivo dentro i nostri uffici, fortunatamente non entrato in funzione.

Siamo sconvolti da questo vero e proprio atto terroristico, volto a intimidirci. Quanto accaduto tra ieri e oggi dimostra letteralmente l’ipocrisia dei movimenti femministi e transfemministi che hanno sfruttato i recenti fatti di cronaca per portare avanti un’azione intimidatoria contro la nostra Onlus”, così su X Jacopo Coghe, portavoce della Onlus Pro Vita e Famiglia.

Una sede devastata è inaccettabile sempre

Davvero qualcuno crede che si possa combattere la violenza contro le donne rendendosi protagonisti di intollerabili atti di violenza e intimidazione come l’assalto alla sede dell’associazione Pro Vita e Famiglia? La violenza va condannata sempre o solamente quando si rivolge a qualcuno di cui condividiamo le idee?

Come sempre, certa sinistra vorrebbe ergersi sopra a tutto e tutti e decidere cosa sia giusto e sbagliato. Non è così. Ci aspettiamo dalla sinistra una risposta chiara sull’assalto alla sede di Pro Vita e Famiglia. Elly Schlein, Giuseppe Conte, Maurizio Landini e la Cgil, ai quali tutti manifestammo la nostra solidarietà in occasione del vergognoso assalto alla sede del sindacato, non hanno nulla da dire?

Una sede devastata è inaccettabile, sempre. Particolarmente se la si devasta nel nome delle donne violentate, picchiate o uccise.