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La Manovra 2024 è Legge: sì della Camera

Più lavoro, fisco giusto, sanità e aiuti ai deboli: ecco la Manovra 2024

Dopo l’approvazione dell’aula del Senato dello scorso 22 dicembre, è stata approvata anche dalla Camera la Manovra 2024. La maggioranza rispetta i tempi e gli impregni presi. La legge di Bilancio è stata approvata a larga maggioranza: 200 i voti favorevoli, 112 i contrari e 3 gli astenuti.

Dal più grande taglio delle tasse al più importante investimento sulla sanità: ecco la Manovra

La Manovra 2024, approvata in via definitiva alla Camera, concentra le risorse su obiettivi chiari che il Governo Meloni si è dato sin dal suo insediamento e che persegue di anno in anno.

Dal più grande taglio delle tasse sul lavoro degli ultimi decenni al più alto investimento mai previsto in sanità fino al rafforzamento degli aiuti per le famiglie e le madri lavoratrici. Siamo orgogliosi del lavoro fatto e procediamo decisi nell’unica direzione possibile: fare del nostro meglio nel solo interesse della Nazione.

Clicca qui per leggere tutti gli approfondimenti sulla Manovra 2024 di cui ho parlato sul blog.

Ecco alcuni dei principali provvedimenti che contiene la Manovra da complessivi 28 miliardi.

Cuneo fiscale

Il Governo Meloni, per contrastare il carico dell’inflazione, ha deciso di allentare le incombenze fiscali sui lavoratori dipendenti con redditi medio-bassi, che si vedranno arrivare fino a 100 euro in più mensilmente nella busta paga. Il taglio del cuneo fiscale e contributivo sarà di 6 punti percentuali per i redditi fino 35mila euro e di 7 punti per chi ha redditi fino a 25mila euro.

Sanità

Il Fondo sanitario nazionale viene incrementato di 3 miliardi di euro per il 2024. I fondi potranno essere utilizzati prioritariamente per ridurre le liste d’attesa. Il totale delle risorse per la spesa sanitaria arriva a superare i 136 miliardi, in assoluto l’importo più elevato di sempre.

Per quanto riguarda il dibattito sulle pensioni dei medici, grazie all’intervento del governo non sarà disposto alcun taglio per coloro che decideranno di approfittare della quiescenza entro il 31 dicembre 2023, mentre rimangono le decurtazioni degli assegni riguardanti però i prepensionamenti.

La carta “Dedicata a te”

Confermato il bonus spesa destinato alle famiglie più in difficoltà per l’acquisto dei beni alimentari di prima necessità. Per il 2024 si prevede uno stanziamento di 600 milioni di euro, 100 milioni in più rispetto al 2023, per chi ha un Isee pari o inferiore a 15 mila euro.

Confermate nella sostanza “Ape sociale” e “Opzione Donna”

I lavoratori delle categorie fragili – disoccupati, caregivers, invalidi, attività gravose – potranno accedere all’Ape a partire dall’età di 63 anni e 5 mesi e anche nel 2024 potranno accedere a Opzione donna caregivers, invalide, licenziate o dipendenti di aziende in crisi con 61 anni d’età.

Contratti pubblico impiego

Stanziati 3 miliardi di euro per avviare i rinnovi dei contratti con priorità per i comparti salute e sicurezza, e oltre 3 miliardi aggiuntivi per il fondo sanitario. Gli emendamenti hanno introdotto anche fondi aggiuntivi per le integrazioni salariali delle forze armate e delle forze dell’ordine, ne abbiamo già parlato qui.

Più assumi e meno paghi

Promessa mantenuta con la maxi deduzione per le assunzioni a tempo indeterminato, che sale ulteriormente per mamme o donne disoccupate, giovani ed ex beneficiari del Reddito di cittadinanza fino a toccare il 130%. Confermata la detassazione dei premi produttività al 5%, mentre cambia la soglia di esenzione dei “fringe benefit”, che si potranno usare anche per pagare affitto e mutuo prima casa: sale a 1.000 euro per tutti e scende a 2.000 euro per i lavoratori con figli. Per le aziende inoltre arriva lo sconto del 50% sulle tasse per chi torna a produrre in Italia.

A tutte le imprese che sceglieranno di investire i propri capitali in Italia, verrà conferita una tassazione differente: circa il 50% in meno sulle imposte dei redditi.

Scaglioni fiscali

L’avvio della riforma fiscale ha già ridotto a tre gli scaglioni di Irpef, mentre BankItalia considera un beneficio che si aggira mediamente sui 600 euro a famiglia.

Natalità e famiglie

Arriveranno anche nuovi supporti per le famiglie numerose, in base all’Isee non superiore ai 40.000 euro ed al numero dei figli, con età inferiore ai 21 anni, mentre per i nuclei con 4 figli sempre di età inferiore ai 21, l’Isee non dovrà essere superiore ai 45.000. Infine, per le famiglie con 5 o più figli con Isee non superiore ai 50.000 euro. Saranno prorogate anche le garanzie sui mutui degli Under 36, affinché i giovani riescano ad acquistare un bene immobiliare importante come la prima casa.

Secondo autorevoli stime, prendendo ad esempio le lavoratrici con due figli con una fascia di reddito sotto i 35 mila euro, le detrazioni sommate al taglio del cuneo porteranno a circa 1.700 euro annui in più in busta paga. Oltre a tutti i provvedimenti che il governo aveva già fatto nel 2023, nel 2024 verranno azzerati i contributi a carico delle mamme lavoratrici con due o più figli ed incrementato il congedo parentale.

Bonus asili nido

Si prevede, per una specifica fattispecie, un incremento del buono per il pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido, pubblici e privati, e per forme di supporto domiciliare per bambini aventi meno di tre anni di età e affetti da gravi patologie croniche. Il sostegno riguarda famiglie con più di un figlio e arriva fino a 3.600 euro annui.

Opere ed infrastrutture

Nella Manovra è compreso un investimento di 11,6 miliardi tra il 2024 ed il 2032 per la costruzione finale del “Ponte sullo stretto di Messina” con distribuzione saliente nel passare degli anni.