Sicurezza: tre nuovi Cpr per spacciatori e stupratori

Viminale apre a Cpr in Toscana

Il Viminale ha comunicato la volontà di realizzare in Toscana, Emilia-Romagna e a Trento tre nuovi centri di permanenza e rimpatrio riservati a immigrati clandestini che si sono macchiari di reati di droga e violenze sessuali

La sicurezza nelle nostre città è una delle priorità per il Governo Meloni. A confermarlo ulteriormente la notizia della futura realizzazione di tre centri di permanenza e rimpatrio riservato agli immigrati irregolari che hanno precedenti penali specifici. Strutture che sorgeranno in Toscana, Emilia-Romagna e nella Provincia autonoma di Trento e che saranno destinati ad ospitare, in attesa del rimpatrio, stranieri che non hanno diritto di rimanere in Italia e che per di più hanno commesso reati particolarmente gravi, come quelli commessi nell’ambito dello spaccio di droga e le violenze sessuali. Una risposta concreta e decisa a un problema sentito dalla popolazione. Un giro di vite a favore della sicurezza che conferma l’attenzione del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e di tutto il Governo Meloni su questo importante tema. A loro va il ringraziamento per aver accolto la proposta di Fratelli d’Italia. Un approccio totalmente differente da quello del centrosinistra toscano, che insiste nel dire no a qualsiasi CPR, preferendo la tutela degli spacciatori a quella dei cittadini.

Cpr specifici in Toscana, Emilia-Romagna e Provincia di Trento, la conferma del Viminale

“Il Ministero dell’Interno ha in programma di realizzare in Toscana – come a Trento e in Emilia Romagna – un Cpr dedicato agli immigrati irregolari che non hanno diritto a rimanere in Italia e che hanno precedenti specifici”. Ne ha dato notizia l’agenzia di stampa AdnKronos, dopo aver interpellato, trovando conferma, il Viminale. Un centro di permanenza e rimpatrio specifico per immigrati clandestini spacciatori e stupratori, cosi come auspicato da Fratelli d’Italia.

Il nostro partito infatti, in Toscana come in Italia, sta conducendo una battaglia serrata per impedire che le strade delle nostre città siano zone franche, interdette ai cittadini per bene a causa della presenza di delinquenti e criminali. Una battaglia che passa anche dai rimpatri di questi ultimi, e quindi da Cpr specifici, che scongiurino il rischio di vederli nuovamente in libertà dopo l’arresto.

Fratelli d’Italia dalla parte dei cittadini, la sinistra pensa ai diritti degli spacciatori

Mentre Fratelli d’Italia in Toscana è da sempre a favore di almeno un Cpr anche in Toscana, a non volerlo è la sinistra. Evidentemente sono più attenti ai diritti degli spacciatori e degli stupratori clandestini arrestati che a quelli dei cittadini. Ecco, Fratelli d’Italia la pensa in maniera diametralmente opposta, come ha detto il coordinatore della campagna elettorale di FdI alle regionali in Toscana Francesco Michelotti: “FdI ha una visione esattamente contraria perché, per noi la sicurezza e la tutela delle persone, e non dei delinquenti, è al primo posto. Due Cpr, uno per i clandestini ed uno per gli spacciatori, sono la risposta alla criminalità diffusa nelle strade della nostra regione, la cui realizzazione sarà il primo impegno quando vinceremo”.

Inevitabile che il tema entri a piedi uniti nella campagna elettorale per le regionali in Toscana del 12 e 13 ottobre prossimi. Il candidato della sinistra Eugenio Giani ha ribadito il suo no al Cpr, anche se riservato a immigrati irregolari con gravi precedenti penali. Il candidato governatore del centrodestra Alessandro Tomasi ha centrato il punto: “Un’ipocrisia dire di non volerlo quando ogni giorno dalla Toscana partono decine di pattuglie che portano in un Cpr di un’altra regione le persone fermate perché hanno commesso crimini importanti.

Se vieni e spacci, uccidi, delinqui, è il caso che tu venga rimpatriato, anche per rispetto a quelli che vengono per integrarsi. In questi anni la sinistra ha rinunciato a parlare di sicurezza e si nasconde dietro l’ideologia, facendo il male della gente onesta.