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Catasto, si salvano ancora per un voto

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Sul catasto il Governo si salva ancora una volta per un voto

Solo qualche giorno fa vi abbiamo raccontato la ‘settimana calda’ che aspettava il Governo. Ieri è andata in scena una nuova puntata in Commissione finanze della Camera. Anche stavolta a far fibrillare il la maggioranza di Governo è stato un emendamento della legge delega sulla riforma fiscale. 

Cosa è successo in commissione

Se la scorsa settimana è stato Maurizio Lupi (Noi con l’Italia) a ritirare la firma e a salvare il Governo sulla riforma del catasto, stavolta è toccato Nadia Aprile, già grillina, ora nel gruppo Misto. Il solito voto che alla fine ha salvato l’esecutivo Draghi, anche perchè Forza Italia e Lega hanno votato contro alla linea della maggioranza. 

La deputata della corrente Alternativa C’è ha ritirato la firma dall’emendamento per sopprimere il comma 2 dell’articolo 6. 

riforma catasto 645
La riforma del catasto in esame in Parlamento

Cosa prevedeva l’emendamento

Un punto in cui si nasconde l’aumento delle tasse per gli italiani con la modifica del catasto voluta dal governo. 

L’emendamento in sostanza toglie la delega al Governo a prevedere con decreti legislativi “l’integrazione delle informazioni presenti nel catasto dei fabbricati in tutto il territorio nazionale, da rendere disponibile a decorrere dal primo gennaio 2026, secondo una serie di principi e criteri direttivi”.

No a nuove tasse per gli italiani

Quella sul catasto è una riforma però che rischia di vedere aumentare le tasse degli italiani. Ed in un momento come questo, con l’aumento dei prezzi dei consumi che si sta abbattendo su famiglie e aziende, proprio non ci vuole. 

Perché le novità che si applicano alla riforma del catasto sono strettamente collegate al Pnrr. Non vogliamo che il governo tassi il patrimonio degli italiani, la casa. Neanche indirettamente, gravando sulle Isee delle famiglie.

Lo abbiamo già detto e continueremo a ripeterlo.  Il pericolo della riforma del catasto sta nel rischio di un aumento di tasse sulla casa. Fratelli d’Italia non lo permetterà.