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Le “spintarelle” di Giani per i professori nell’inchiesta toscana

Giani Saccardi inchiesta professori Toscana

Anche la vice Saccardi coinvolta nell’inchiesta sui professori in Toscana. Interrogazione in Regione del capogruppo di Fratelli d’Italia Torselli

“Le ‘spintarelle’ di Giani e dell’ex Rossi per gli amici che puntano alla cattedra”. E’ il titolo del quotidiano “La Verità” che parla del caso “cattedropoli”, l’inchiesta sui professori che sconvolge la Toscana.

Nell’articolo di Fabio Amendolara e Giuseppe China si parla delle carte dell’inchiesta sugli avanzamenti di carriera dei professori in Toscana. Giani, secondo quanto riportato, avrebbe “richiesto una soluzione” a favore di un medico in procinto di ricevere un incarico presso il dipartimento di senologia di Careggi.

Ad essere tirata in ballo è anche la vicepresidente della Regione Stefania Saccardi, che avrebbe “sponsorizzato” l’avanzamento di carriera di un’amica neurologa. Tutto secondo le ipotesi degli inquirenti.

Tra le altre cose nell’inchiesta toscana sui professori risulta indagato anche Marco Carini, l’urologo su cui sollevai un caso nel 2017. Negli anni precedenti era risultato presente in sala operatoria anche nei giorni in cui risultava assente in ospedale. Discrepanze sulle quali non si è saputo più nulla.

“Quelle apparse oggi sul quotidiano La Verità sono accuse gravissime che coinvolgono direttamente governatore e vice-governatore della Regione Toscana”. E’ il commento del capogruppo di Fratelli d’Itala in Consiglio regionale della Toscana Francesco Torselli, che parla di “commistione senza precedenti”.

“Il presidente Giani e la vice presidente Saccardi non possono far finta di nulla: – aggiunge – smentiscano immediatamente oppure si presentino in aula per relazionare”. Torselli chiede loro di spiegare “perché avrebbero perorato le cause di avanzamento di carriera di amici medici all’interno delle struttura sanitarie pubbliche”.

Sulla vicenda dell’inchiesta sui professori in Toscana e le commistioni con la politica Fratelli d’Italia ha già depositato un’interrogazione in Consiglio regionale.