La discontinuità non c’è mai stata. Michelotti: “La Commissione d’inchiesta parlamentare seguirà l’iter che porterà all’insediamento al passivo: particolare attenzione alle vittime del Forteto”
Il Forteto va in liquidazione. Lo abbiamo sempre sostenuto: non c’è mai stata una vera discontinuità con il passato, che ha portato decenni di orrori e violazioni. Oggi il tribunale di Firenze sottolinea le gravi lacune dal punto di vista economico, a partire dai mancati accantonamenti per le vittime, doverosi ma mai messi in atto dalla cooperativa agricola dopo la sentenza di condanna del 2015. Anche nel nome il Forteto ha deciso di cambiare soltanto lo scorso anno, nel 2024, diventando “Fortemugello”.
Il tribunale manda in liquidazione ForteMugello, ex Forteto
Il tribunale di Firenze ha disposto la liquidazione giudiziale per la cooperativa agricola ForteMugello, ex Forteto. I giudici, infatti, hanno dichiarato la richiesta di concordato dell’azienda “inammissibile”. Adesso dovranno essere depositati i bilanci, le scritture contabili ed i libri sociali entro 3 giorni legali per poi arrivare al 4 dicembre quando verrà effettuato l’esame dello stato passivo.
Procrastinato lo stato di insolvenza
“Nell’ambito del concordato preventivo avanzato – ha detto il Presidente della Commissione d’inchiesta, Francesco Michelotti – la Commissione parlamentare sul Forteto ha condiviso gli elementi emersi dal suo lavoro con il tribunale e il Commissario giudiziale, prof. Leonardo Quagliotti, con l’obiettivo di tutelare le vittime del Forteto. Sempre a tale scopo, la Commissione ha risposto alle richieste documentali giunte dal collegio sindacale della cooperativa, che ha avanzato in tribunale una propria istanza di liquidazione giudiziale (ex fallimento).
Da quanto ricostruito, la cooperativa Il Forteto/Fortemugello è in stato di difficoltà economica e finanziaria da un periodo precedente al commissariamento disposto dal Mise con la nomina dell’avvocato Marzetti nel dicembre 2018. Già nel 2016 il professor avvocato Francesco Menchini, chiamato dal Forteto ad analizzare la sentenza e ad esprimere un parere, aveva prescritto il prudenziale accantonamento di un fondo per le possibili richieste delle vittime. Parere non adempiuto dagli stessi amministratori de Il Forteto. I vari organi sociali succedutisi negli anni non hanno adeguatamente provveduto ad accantonare in bilancio appositi fondi rischi ed oneri per la copertura delle probabili pretese delle vittime, che erano ben identificabili. Lo stato di evidente insolvenza è stato sistematicamente procrastinato”.
Michelotti: “La Commissione tutelerà le vittime”
“Con grave ritardo, nel ricorso per concordato preventivo respinto oggi dal tribunale con l’apertura della liquidazione giudiziale, sono stati previsti fondi rischi, anche in favore delle vittime, che sono però stati giudicati parziali e totalmente insufficienti. Nel 2023 Il Forteto ha avuto accesso alla composizione negoziata della crisi con esito dilatorio positivo e dopo pochi mesi il piano era già insostenibile”, ha aggiunto Michelotti.
“L’antieconomicità dell’attività industriale e commerciale della cooperativa ha fortemente danneggiato la tutela dei posti di lavoro: secondo quanto emerso dalla sentenza, il Cda non ha posto in essere adeguati strumenti che potessero incoraggiare una sostenibilità occupazionale. La Commissione d’inchiesta parlamentare seguirà l’iter che porterà all’insediamento al passivo, con particolare riferimento ai diritti delle vittime del Forteto”, ha concluso Michelotti.